Valutazioni in seguito al Monti Bloc di Sabato 1 Dicembre

Comunicato in seguito alla manifestazione contro la presenza di Monti all’università di Sabato 1 Dicembre 2012

Alle ore 12.15 circa Mario Monti entra all’università di Verona da un ingresso secondario, scortato e protetto da numerosi poliziotti….. Non si fa neanche vedere dagli studenti, dai lavoratori, da quelli che un lavoro non c’è l’hanno, da quelli disperati ed esausti dalla crisi.

Non si fa vedere da quelli che oggi sono scesi in piazza per contestare le riforme alla scuola e al lavoro, i tagli alla sanità e ai servizi; da quelli che chiedevano più giustizia, più rispetto, meno corruzione, e che proponevano a LUI, a Mario Monti, di scendere in piazza con loro per parlare a faccia a faccia di riforme più eque, che non colpiscano solo e sempre i più deboli ma anche le caste e i trust, e di altri tipi di tagli, ai militari per esempio, ai politici e a tutti quelli che hanno creato la crisi e la fanno pagare a NOI!!!

NO… non si è fatto vedere, anzi manda i suoi scagnozzi a bloccare le contestazioni (ma lascia a piede libero cortei di nazifascisti che esplodono petardi e fumogeni, giustificandoli poi….).

Non ci riesce,la gente, già dalle 11, supera lo stesso i primi blocchi con un corteo spontaneo che si ferma davanti alla biblioteca Frinzi, facendo partire cori e musica e speakerando le intenzioni pacifiche dell’iniziativa.

Viene presidiato l’ingresso, portando allegria al grigiume dell’università blindata, finché non arriva Monti.

Da li a mezzogiorno e mezzo un altro corteo spontaneo, con ancora più gente di prima, con più colori, più bandiere, cartelli e allegria è partito, dirigendosi a Porta Vescovo lungo via XX Settembre.

Tutti hanno cantato, hanno gridato slogan contro la crisi e l’austerità, invitando i passanti a unirsi a loro in questa giornata di lotta, alcuni si accodavano, altri applaudivano e tutto si è svolto pacificamente e nella massima tranquillità.

Giunto alla Porta il corteo si è fermato in mezzo all’incrocio, bloccando il traffico per 10 minuti fino a che non è arrivata la polizia. A quel punto la gente si è spostata ed è rientrata nella porta verso piazza s. Toscana, quelli non hanno perso tempo, hanno, senza troppi problemi, alzato gli scudi e hanno colpito alle spalle un gruppo di studenti attardatosi indietro. La reazione è stata istantanea, molti ragazzi sono tornati indietro per trarre in salvo gli amici, ricevendosi di risposta una scarica di spintonate, pugni e manganellate dai “tutori dell’ordine”.

Dopo essere stati così “bellamente” allontanati da un posto da cui se ne stavano già andando questi “pericolosi dissidenti” senza casco, senza scudi, senza mazze ne sassi ma solo con la loro voce e i loro corpi hanno presidiato la piazza e spiegato col megafono a tutti gli abitanti del quartiere cosa era appena successo.

Caro Mario, caro presidente non eletto, ancora una volta abbiamo visto che in italia le proteste sono sinonimo di manganello e che alle nostre proposte VOI rispondete solo con la violenza!!

GIOVANI INDIGNATI

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